Böhmische Liebe
Südtiroler Spitzbuam
I sudtirolesi, uomini liberi.
L’analisi che segue non vuole porsi a definizione di tutti gli abitanti del Südtirol, sarebbe ardito quanto definire “i cinesi”: sono troppi. Vuole piuttosto approfondire le tipologie di sudtirolese con cui ho avuto a che fare durante il mio primo anno di perma nenza in Südtirol. Rivolgo dunque un appello agli abitanti di Kaltern, Deutschnofen, Kurtatsch e St. Gertraud, di non sen tirsi presi in causa: non mi sono mai occupata di svolgere un’analisi delle loro pantofole, dei loro tagli di capelli e tanto meno delle loro unghie, pertanto qualsiasi somiglianza e analogia è da considerarsi puramente casuale.
Tschurtschenthaler, Oberpertinger, Untersteiner, Runggaldier, Schwingshackl, Großgasteiger, Mayer con la y e Maier con la i: uomini liberi.
Avere a che fare con i sudtirolesi significa misurarsi con uomini liberi, uomini che hanno plasmato l’espressione massima della qualità della vita, l’espressione massima dell’equilibrio tra lavoro e tempo libero. I sudtirolesi, infatti, hanno fatto del proprio tempo libero un culto. Lavorano,natürlich, ma oltre il la voro hanno un mondo, spesso sportivo, a cui danno grande importanza. Perciò in Südtirol si lavora di norma dalle 8 alle 17 per cinque giorni a settimana – anzi, quattro e mezzo, visto che il venerdì pomeriggio è libero – e chi è più fortunato fa i turni, dicono, in modo da iniziare prima dell’alba e finire all’ora di pranzo, o iniziare nel pomeriggio e terminare di notte, potendo così dedicare tutto il resto del tempo alla bici, alla corsa in montagna, all’arrampicata, all’enduro, al volo in parapendio. Spesso le persone vivono non lontano dal luogo di lavoro, i loro spostamenti hanno breve durata, e se ammettono di passare del tempo nel traffico, la verità è che non hanno idea di cosa sia il traffico – chi si lamenta del traffico di Bolzano, il Raccordo anulare non l’ha visto mai.
Ma la spesa? Lo shopping? Le visite mediche? Il parrucchiere?
Ladies and gentlemen, meine Da