: Juan Moisés De La Serna
: Cronobiologia La Biologia Del Tempo
: Tektime
: 9788873048152
: 1
: CHF 3.60
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: Sonstiges
: Italian
: 98
: DRM
: PC/MAC/eReader/Tablet
: ePUB

Sarebbe bello se potessimo essere tutti governati dal nostro stesso tempo, che segna il ritmo ottimale durante la riproduzione di qualsiasi attività, e inoltre, come vedremo nel libro, seguirlo conferirà la salute.
Ognuno di noi è un essere unico, quindi sarebbe conveniente poter imparare ad ascoltare l'organismo stesso per sapere quale è il tempo che governa ognuno di noi, con esso adattarsi ad esso, poiché è con questo che troveremo più calma per svolgere meglio i nostri compiti.
Svolgere attività quotidiane più velocemente, porterà solo stress e con esso le malattie associate ad esso.
Allo stesso modo, esibirsi al di sotto del ritmo provocherà disperazione e noia.
Questo libro affronterà un argomento di grande importanza, sia per l'auto-scoperta personale che per le relazioni sociali, in quanto ci permetterà di avvicinarci agli altri con una nuova prospettiva di arricchimento.
PUBLISHER: TEKTIME

CAPITOLO 1. LA PIU’ GRANDE SCOPERTA DELL’UMANITÀ


 

Se ti fermi a guardarti intorno e se pensi a come vivevano i tuoi genitori quando avevano la tua età, puoi capire in termini di progressi tecnologici si è compiuto un grande passo. Loro, 40 anni fa, ignoravano completamente la telefonia mobile, e i termini così comuni al giorno d’oggi, come Facebook, Twitter o WhatsApp, che all’epoca erano impensabili.

Tuttavia, se pensiamo ai genitori dei nostri genitori, 80 anni fa, i cambiamenti sono ancora maggiori rispetto a quelli dei nostri giorni, dove ci svegliamo con la sveglia del cellulare, controlliamo se abbiamo ricevuto messaggi da qualsiasi parte del mondo, vediamo le previsioni del tempo per il giorno odierno; allo stesso modo, la TV al plasma può rendere la colazione più piacevole, e mentre andiamo al lavoro o a scuola possiamo inviare i messaggi con il BlackBerry o ascoltare l’ultimo concerto dell’idolo del momento sull’iPod.

Siamo così abituati alla tecnologia e al suo progresso, che diventa difficile comprendere il concetto di civiltà senza di essa. Infatti, proprio uno dei punti per cui si definisce il primo mondo è per l’accesso alla tecnologia e per i progressi che fornisce in diversi campi come la medicina.

I paesi in via di sviluppo sono quelli che a poco a poco stanno incrementando il loro uso tecnologico, oltre ad integrare le infrastrutture, come la pavimentazione, le autostrade, ma anche le linee elettriche che illuminano le strade o consentono il controllo del traffico con i semafori.

Tuttavia per quelli del terzo mondo o dei paesi sottosviluppati, tutto questo è così lontano, come quando era giovane il padre di nostro padre.

Ci sono stati così tanti cambiamenti in così poco tempo, e siamo così diversi in confronto a quando siamo nati, che alcuni scienziati sono arrivati a proporre che ci troviamo ad assistere ad un nuovo evolutivo della specie umana, di fronte all’homo tecnologico, lasciando definitivamente alle spalle l’homo sapiens, che è emerso migliaia di anni fa.

Ci sono stati molti progressi che la civiltà attuale ha vissuto nel corso della sua storia per raggiungere lo sviluppo attuale che vediamo come normale, progressi che solo un secolo fa erano considerati eccezionali, come l’elettricità, che illumina tutto lo spazio delle nostre città, con i cartelli pubblicitari illuminati, i semafori o i lampioni pubblici; o l’uso massiccio di Internet e della comunicazione remota, attualmente in Giappone, attraverso i tablet o altri dispositivi mobili, si possono utilizzare treni che planano per aria sostenuti da grandi campi magnetici, o si può salire sul famoso treno proiettile della Cina, che attraversa l’altopiano dello Yunnan-Guizhou, a una media di duecentocinquanta chilometri l’ora, che gli consente di ridurre di quasi la metà del tempo impiegato precedentemente per questa rotta.

Invenzioni che fanno parte della nostra vita quotidiana, che solo pochi decenni fa erano impens