LA SPADA NON IMPUGNATA
L’attacco da parte del robot alieno impazzito sorprese tutti al banchetto di premiazione degli scrittori di libri di cucina.
Il banchetto ufficiale si era appena concluso: gli interventi erano terminati, i premi tutti consegnati. La gente gironzolava in gruppetti mentre la folla defluiva lentamente dal salone dei banchetti. Bian Dinh era in piedi di fianco alla sua sedia, la piccola figura sottolineata dal vestito dorato di seta, ricamato con dragoni rossi. “Speravi di fare il giro dei party stasera, Debs?”
Rabinowitz trasalì nel sentire il soprannome che risaliva al college. Aveva già detto tre volte a Dinh che preferiva “De-BOR-ah” in questi giorni, ma l’altra donna continuava saldamente a non ascoltare. “Effettivamente, speravo di evitarli. Gli scrittori mi piacciono singolarmente, ma in gruppi …,” Fece finta di sussultare. “Non appena sanno che sono un agente, sciamano verso di me per vendere i loro libri sugli altri mondi. Odio dire di no.”
“È quello che mi risulta.”
“Bene,ho imparato a dirlo, adesso, ma sono stanca del modo in cui mi guardano quando dico loro che è più facile sbancare la lotteria.”
“Nemmeno io ci tenevo molto ai party. Queste persone sono tuttedelle pizze, parlano solo ed esclusivamente di affari. Ricette e contratti letterari, come se la gente che mangia il cibo fosse meno importante degli ingredienti nel cibo stesso. La popolazione oppressa mondiale non può nemmeno permettersi la maggior parte delle spezie di cui scrivono.” Fece una pausa. “Speravo che potessimo avere una riunione più privata. Non ci vediamo da sette anni—”
“Dovrò rinunciare anche a quello, temo,” disse Rabinowitz. Poi, vedendo l’espressione delusa di Dinh, aggiunse, “Devo essere in forma per una prova domani.”
“Una prova?”
“Sì, dirigo un gruppo amatoriale di teatro in questi giorni. Debuttiamo con l’opera Scozzese fra due settimane, e domani è la nostra prima prova generale.”
Ci fu un improvviso subbu