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Kane si bloccò sulle scale, sentendo l’odore delle lacrime di Tabatha mentre le ragazze gli passavano accanto, dirette agli appartamenti dei giaguari. L’odore gli trapassò bruscamente il petto più di quanto qualsiasi lama avesse mai fatto. Si voltò quando loro passarono e avvolse l’oscurità intorno a sé, cosicché non si accorgessero che le seguiva.

Kat aprì la porta della camera da letto che usava prima di trasferirsi da Quinn e lasciò che Envy portasse dentro Tabatha. Envy si sedette sul bordo del letto con Tabatha che la stringeva ancora.

“Io ero lì...l’ho visto. Oddio Kat, mi dispiace.” mormorò Tabatha con voce tremante. Come aveva fatto a non capirlo prima, quando era così palese da settimane?

“Visto cosa?” chiese piano Envy, guardando Kat con aria preoccupata.

Tabatha alzò lo sguardo e si guardò intorno nella stanza. Per ironia della sorte, il suo sguardo si posò su una foto incorniciata sul mobile e vi si precipitò di corsa. Prendendola, la mostrò a loro, indicando l’uomo più anziano che stava accanto ad una giovane Kat.

“Lui, l’ho visto...Nathaniel e Malachi...io ero li...li ho visti uccidersi a vicenda.” spiegò Tabatha sentendo la testa un po’ leggera.

Kat sentì il proprio cuore iniziare a martellare mentre metteva insieme i pezzi di quello che le aveva detto Tabatha e di quello che sapeva già.

“Sei stata ferita?” le chiese Kat con un sussurro.

Tabatha la guardò. “Cosa?”

“Sei stata ferita in qualche modo?” ripeté lei un po’ più forte.

Tabatha guardò le due donne con aria interrogativa e poi si voltò. “Apri la zip del mio vestito e guarda tu stessa.”

Envy si mosse dietro Tabatha sapendo di cosa stava parlando...l’aveva vista parecchie volte perché erano migliori amiche. Aprì lentamente la zip del vestito di Tabby. Quando l’indumento ricadde scoprì quattro sottili cicatrici, il risultato di segni di artiglio che si estendevano per circa dieci centimetri lungo la sua schiena.

“Sei stata tu a liberare Kane dalla tomba!” sbottò Kat prima di potersi fermare, poi si portò la mano alla bocca per lo stupore.

Tabatha guardò Kat con un’espressione impaurita. “Cosa?”

“Kane poteva essere liberato solo dal sangue della sua anima gemella...giusto?” elaborò Kat. “Dev’essere così. Tu eri lì...hai sanguinato sulla sua tomba e questo lo ha liberato.”

“Le femmine sono la cosa peggiore del mondo, perché svelano i segreti.” disse Kane dalla porta ormai aperta.

Tabatha girò lentamente la testa e incrociò il suo sguardo ametista. Il modo in cui lui sostenne il suo sguardo la spaventò e la riscaldò. Lo aveva sempre saputo? Era per questo che la seguiva? Sbatté le palpebre quando lui si mosse all’improvviso e afferrò Envy e Kat per le braccia.

“Sta’ ferma.” ordinò a Kat, poi rivolse la propria attenzione ad Envy. “Non ricorderai altro che sorrisi e felicità, questa nott